…non sono, né voglio essere, io.
Ma l’italiano lo so, e non voglio commettere errori di ortografia solo per compiacere la maggioranza che l’italiano non lo sa. Scrivo quindi, sissignori, sia sé sia sé stesso con l’accento sulla “é”: per favore, smettete di farmi notare che si tratta di un errore. Luca Serianni (Grammatica italiana – Italiano comune e lingua letteraria, Torino, Utet, 1991o’, p. 57) ritiene, ad esempio, «Senza reale utilità la regola di non accentare sé quando sia seguito da stesso o medesimo, giacché in questo caso non potrebbe confondersi con la congiunzione: è preferibile non introdurre inutili eccezioni e scrivere sé stesso, sé medesimo. Va osservato, tuttavia, che la grafia se stesso è attualmente preponderante […]». In proposito, infine, il DOP – Dizionario d’ortografia e di pronunzia redatto da Bruno Migliorini, Carlo Tagliavini e Piero Fiorelli (Torino, ERI, 1981) osserva (s.v.): «frequenti ma non giustificate le varianti grafiche se stesso, se medesimo, invece di sé stesso, sé medesimo».
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