Ho scritto più volte – en passant – che riconoscevo una qualche relazione tra la Sonata-Omaggio a Boccherini di Mario Castelnuovo-Tedesco e la Sonatina (1942) di Teresa De Rogatis. Non ero però in grado di avvalorare questa supposizione con un qualsiasi dato di fatto. Non che quel che posso dire qui, oggi, sia probante, ma certamente è indicativo e incoraggiante: e dire che era alla mia portata da almeno 15 anni, e non me n’ero mai accorto! Dunque, scrive Mario nella sua autobiografia (pag. 483), ricordando i giorni del suo primo rientro in Italia (1947) e in particolare il suo sbarco a Napoli e gli eventi – fausti e infausti -che lo segnarono: “Ed io, poi, dovevo correre di qua e di là: al San Carlo per le prove di Dobrowen, che doveva dirigere la mia Ouverture per il racconto d’inverno, al Conservatorio per provare il mio Quintetto col Quartetto Napoletano capitanato dalla vecchia amica Giuseppina de Rogatis Procida…”.
Ecco il “link”! La Giuseppina era sorella di Teresa – a quell’epoca al Cairo,dove difficilmente avrebbe avuto modo di procurarsi le musiche di Castelnuovo-Tedesco: ma vogliamo pensare che i due vecchi amici, Mario e Giuseppina, non abbiano, ben prima di quell’incontro del 1947, parlato della Teresa, pianista e chitarrista, e che lei, la violinista, non abbia fatto in modo di mandare o di far mandare alla sorella le musiche castelnoviane pubblicate da Schott, in primis la Sonata? Non mi sembra verosimile, dati gli ottimi rapporti correnti tra le due sorelle musiciste. Non sostengo, con questo, che la Teresa abbia poi voluto emulare Mario, ma l’idea – almeno quella! – di comporre una Sonatina per chitarra potrebbe benissimo esserle stata ispirata dalla lettura dell’Omaggio a Boccherini. Tout se tient…Amici napoletani, vi sto sempre per i piedi!
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