Martedì 16 novembre 2021 ad Asigliano, un comune di 1.400 anime nel vercellese, è accaduto un fatto unico e importante per il mondo della musica, in particolare della chitarra. In occasione dell’80° compleanno del compositore e chitarrista Angelo Gilardino (auguri!), il sindaco ha conferito al maestro vercellese la “cittadinanza onoraria”. A legare Gilardino al piccolo comune alle porte di Vercelli fu suo padre, Pietro detto “Pierìn d’Asjàn”, commerciante di cavalli, che nel borgo mise su famiglia sposando Sandra, e dove Angelo passò i primi anni d’infanzia prima di inurbarsi a Vercelli. Per questo Gilardino, a dispetto di tutti noi cronisti che prendendo per buona la notizia della sua nascita a Vercelli lo richiamiamo nei nostri pezzi come “il maestro vercellese”, si è sempre considerato più propriamente asiglianese. Ricevere quindi la cittadinanza onoraria del comune dove trascorse i primi, irripetibili, dieci anni di vita ha rappresentato per lui un momento di grande felicità.
Alla cerimonia, tenutasi alle h. 17.30 presso la Sala Consiliare, erano presenti la sindaca Carolina Ferraris, l’intera giunta e, arrivato appositamente da Torino, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Dopo il saluto del primo cittadino che ha ringraziato ed elogiato Gilardino per la sua statura culturale e per aver portato in tutto il mondo l’eco di Asigliano, il presidente Cirio ha sottolineato la necessità, anche per gli uomini che hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali, di ritornare sempre al paese che li ha visti bambini.
La Sala consiliare è stata presa d’assalto da fotografi, giornalisti, musicisti, docenti di Conservatorio, ex allievi, impossibile citarli tutti. Tra le personalità giunte da tutta Italia, anche il regista Marco Tullio Giordana che ha pronunciato un breve discorso e ha portato un’anteprima del docufilm che sta approntando sulla vita di Gilardino, e, ancora, Marco De Santi, Luigi Biscaldi, il sindaco di Aosta Gianni Nuti, Edoardo Dadone, il medico e compositore Kevin Swierkosz-Lenart, Giulio Tampalini, Christian Saggese, Laura Moro delle edizioni Curci, custodi dell’intero catalogo di Gilardino e il vostro amico che sempre vi pensa. Presente anche il figlio del maestro, il pittore Alessandro Gilardino Nicodemi. Nell’occasione il giovane e talentuoso chitarrista Giovanni Martinelli ha eseguito due brani del maestro e sono stati distribuite due preziose pubblicazioni: un cofanetto con due cd, edito da Seicorde, con un compendio di brani per chitarra di Gilardino eseguiti da ben 24 interpreti italiani e internazionali, arricchiti da una trascrizione per pianoforte e da tre brani scritti per i suoi 80 anni dai colleghi Carlo Boccadoro, Fabio Capogrosso e Alessandro Solbiati; una corposa antologia di 160 pagine, edita da Curci, con il repertorio proposto nel cofanetto, accompagnato da un saggio introduttivo di Kewin Lenart sull’opera ed estetica gilardiniana.
Il momento più emozionante è stato quando ha parlato Angelo Gilardino che, malgrado un fisico indebolito da una salute meno forte di un tempo, non è riuscito a nascondere la commozione di ritornare a casa, nell’abbraccio di un gruppo di amici, colleghi, studenti, che non hanno mai smesso di fargli sentire il loro affetto e la loro stima. Ci siamo emozionati, divertiti, abbracciati, abbiamo brindato alla vita che ci ha regalato l’incontro con un uomo e un artista pieno di bellezza, sapienza e slancio verso i giovani.
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