“Cosa aspetta Gilardino a comporre qualcosa che non sia per chitarra?”. L’ho letto più d’una volta in recensioni autorevoli. Tanto tuonò, che piovve. E poi, in questo caso, c’era l’attesa di un caro e stimato amico, l’eccellente violinista Guido Rimonda, e la mia regola ferrea è non deludere mai gli amici.