L’autobiografia di Angelo Gilardino. Un anziano, riservato musicista, conosciuto in tutto il mondo per la sua opera di compositore, storico e didatta della chitarra, abbandona per una volta il pentagramma e si regala una vacanza da scrittore. In quattordici lettere indirizzate a persone che sono state importanti nella sua vita, ripercorre la propria storia, dalle origini rurali tra le risaie del vercellese all’elaborazione di un’arte raffinata sino alla trascendenza. Non si tratta soltanto di un libro di memorie musicali, ma soprattutto del racconto – alla portata di tutti – di un uomo che è riuscito a trasferire il proprio mondo di immagini in quello reale, e che guarda al proprio passato ritrovandovi, in chiave mitica, i segni di un destino al quale ha obbedito con religiosa fedeltà e inesauribile passione.
Angelo Gilardino (Vercelli, 1941) è una delle figure di rilievo mondiale della chitarra classica e della musica colta. Oltre alla sua opera musicale, per la quale nel 2009 la Guitar Foundation of America lo ha insignito del prestigioso Artistic Achievement Award – Hall of Fame, definendo “monumentale” il suo contributo artistico, ha al suo attivo numerosi saggi e pubblicazioni didattiche. Per Edizioni Curci ha scritto la biografia “Andrés Segovia, l’uomo, l’artista” e il volume “La chitarra – Guida all’ascolto del repertorio da concerto”
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