Visto che non mi è più dato di tornarci, almeno me ne posso regalare il ricordo. Trappeto è stato uno dei regali che mi ha fatto la vita, e siccome ne ho avuti pochi, mi è facile e gradito rivederli nella mia memoria. Tutti abbiamo – io credo – un luogo in cui per un po’ di tempo ci siamo sentiti immersi in un beato smemoramento di questo mondo…Il grande poeta l’ebbe nel trentino, io in Sicilia:
“Valmorbia, discorrevano il tuo fondo
fioriti nuvoli di piante agli asòli
Nasceva in noi, volti dal cieco caso,
oblio del mondo.
Tacevano gli spari, nel grembo solitario
non dava suono che il Leno roco.
Sbocciava un razzo su lo stelo, fioco
lacrimava nell’aria
Le notti chiare erano tutte un’alba
e portavano volpi alla mia grotta.
Valmorbia, un nome, e ora scialba
memoria, terra dove non annotta.”