Chiedo scusa per non avere composto un concerto pieno di scale (però scritte “con il cuore”), con una scrittura da mandolino (linee interminabili di note singole alternate ad accordacci con rasgueado) e un’orchestrazione da film – genere Nosferatu oppure Ridolini, e non mi capacito di come possa essere accaduto che un valoroso solista abbia trovato la forza e i fondi per portare a compimento questa registrazione, avvalendosi dell’apporto dell’orchestra della Valle d’Aosta (ovvio, trattandosi di un concerto scritto in omaggio a un paese della provincia di Nuoro).
Ma tant’è: il Concerto è stato scritto, suonato e registrato e, con i tempi che corrono, trattandosi davvero di un Concerto, c’è da rimanere attoniti.
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