Ricordi di quasi mezzo secolo fa

Figlio di un negoziante di cavalli, ho nel mio codice genetico una passione – e, mi si passi l’immodestia – una competenza in materia di trottatori con le quali avrei potuto arricchirmi se una sorta di divieto deontologico non mi avesse impedito di spendere le mie capacità nel pronosticare i risultati delle corse (appena viste le sgambature) e quindi di scommettere. Meglio così. Questo fu, negli anni Settanta, il mio campione favorito, l’unico che riuscì a battere, almeno una volta, l’immenso Bellino II. Si chiamava Fakir du Vivier – normanno, ovviamente – ed era proprietà di Alain Delon. Fu l’unico trottatore capace di vincere nella sfida sul chilometro lanciato con un campione del ciclismo – il temerario Maertens.

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