Musicisti e angurie

Ben prima che il covir incominciasse a roteare come un avvoltoio in volo sopra i ristretti territori della musica “colta”, l’evenienza di una legge che avrebbe attuato il misterioso annuncio biblico: “A chi ha sarà dato, e a chi non ha sarà tolto anche il poco che gli resta”, mi spinse a scrivere una paginetta semiseria, che trovò posto nel mensile “Suonare News”. Lo scritto e la sua pubblicazione risalgono a due anni e mezzo fa. Non mi sembra fuori di luogo riproporla in questo giorno. I personaggi e gli interpreti del film sono cambiati, ma la trama è sempre la stessa: il potente di turno, brandendo insieme la spada e il laticlavio, insegue i fuggitivi che si ostinano a voler sopravvivere dei frutti del loro lavoro (dai ristoratori ai titolari di bar, palestre, etc). Nell’inseguimento – i cui risultati non sono facili da prevedere – a noi (allora mi riferivo ai soli compositori, adesso la platea sacrificale è ben più vasta e aduna chiunque faccia parte del mondo dello spettacolo) è affidata, come al solito, la parte delle angurie. Buona lettura!

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