Giovanni Pasqualon in memoriam

A GIOVANNI PASQUALON, liutaio vercellese
in memoriam

Giovanni Pasqualon nacque l’8 ottobre 1903 a Enego, in provincia di Vicenza. Si stabilì ancora giovane a Vercelli, dove si occupò come carpentiere in legno presso una fabbrica di aeroplani da turismo (Avia) allora attiva nella città del riso. Come il grande Gallinotti, passò dalla carpenteria in legno alla liuteria per realizzare una sua aspirazione, e si dedicò alla costruzione degli strumenti ad arco. Si guadagnò la stima dal maestro Aristide Colombo, docente alla scuola comunale di musica “F.A. Vallotti”, che gli diede l’incarico di curatore del ricco strumentario della scuola. Nel 1957, costruì la sua prima chitarra su esortazione di Angelo Gilardino. Anche nel campo della chitarra raggiunse livelli qualitativi di eccellenza, ma la sua produzione fu limitata da problemi di salute insorti negli anni Sessanta. Si reputa che abbia costruito circa 50 chitarre, cedute soprattutto a chitarristi piemontesi. Tra i suoi committenti, ci fu il maestro Carlo Ernesto Salio, uno dei primi allievi italiani di Segovia, che gestiva insieme alla consorte un negozio di musica in via Po a Torino. Il periodo più fecondo dell’opera di Pasqualon nella liuteria chitarristica fu il decennio Sessanta. Successivamente, i problemi respiratori che lo affliggevano lo constinsero a ridurre la sua produzione a pochi esemplari, anche se le chitarre degli anni Settanta rappresentano il suo culmine qualitativo. Negli ultimi anni della sua vita impartì le prime lezioni di liuteria a Gabriele Negri, che sarebbe diventato un maestro della Civica Scuola di Musica di Milano e un grande esperto di violini. Giovanni Pasqualon morì a Vercelli il 24 aprile 1977. I suoi violini sono molto apprezzati e altrettanto dovrebbero esserlo le sue chitarre.

Oggi lunedì 16 luglio 2018 a Villata (Vercelli) il signor Umberto Uga nell’intento di onorare la memoria del liutaio vercellese, fa dono di una chitarra da concerto di sua proprietà costruita da Giovanni Pasqualon nel 1957 al giovane maestro Francesco Dominici Buraccini concertista di chitarra, diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e laureando al Conservatorio di Lugano.

Mi rendo testimone del dono generoso di Umberto Uga e garante del pieno merito con il quale Francesco Dominici Buraccini lo riceve.